Bianco-Valente. Napoli, Stazione Mergellina

 

 


Bianco-Valente

 

 

Napoli
Stazione Mergellina

Relational
Bianco-Valente

 

15 maggio – 30 giugno 2013

 

 

 
 

 

 

La Stazione di Napoli Mergellina torna ad essere teatro di sperimentazioni del contemporaneo attraverso il lavoro coinvolgente e sinestetico del duo artistico Bianco-Valente, a cura di Adriana Rispoli.
Relational, dal nome della monumentale installazione che attraverso l’intreccio di cavi elettroluminescenti ingabbia la facciata neoclassica per tutta la durata della mostra, mira a sottolineare concettualmente e fisicamente il ruolo della Stazione come luogo di incontro, una rappresentazione estetica dello scambio e della relazione tra gli individui.
La ricerca della connettività con l’altro, del dialogo prima di tutto percettivo tra gli individui è il leit motiv della mostra che trova nella Stazione, luogo simbolo dell’incontro di viaggiatori ma anche di attraversamento e passaggio, lo spazio ideale per un’urgente analisi sulla società 2.0, in cui sempre più distante e virtuale è diventato il rapporto interpersonale. Gli artisti mirano a ristabilire la forza dei legami offrendo una riflessione onirica sul tema dello scambio declinata attraverso le due grandi installazioni video Complementare e Altro Spazio altro Tempo, situate negli atri, e l’installazione Relational, divenuta negli ultimi anni quasi una sigla distintiva degli artisti.
L’opera, già esposta, tra le altre, a Napoli nel 2009 al Museo MADRE, acquista un nuovo e più ampio respiro nel passaggio dall’interno del cortile museale alla facciata di un grande monumento pubblico cittadino al capo opposto della città, innescando ancora una volta un discorso di relazioni, uscendo da uno spazio deputato per rivolgersi invece ad un pubblico “involontario” che utilizza la metropolitana o attraversa le arterie cittadine ampliando il concetto stesso di spazio espositivo nell’ottica di un’arte diffusa, e di un Museo Diffuso sul territorio.
Inoltre, sfruttando la capacità del video di abbattere le barriere spazio-temporali, un’opera di Bianco-Valente creata ad hoc si “insinua” nel quotidiano palinsesto degli schermi del circuito di videocomunicazione nazionale di Centostazioni (Gruppo FS Italiane). Un messaggio virale che si intrometterà nelle dinamiche pubblicitarie in maniera inaspettata e straniante.

 

La mostra, con il patrocinio morale della Regione Campania e del Comune di Napoli, è inclusa nel programma del Maggio dei Monumenti e gode del “matronato” del MADRE, Museo d’Arte Contemporanea Donna Regina di Napoli. Essa si inserisce nel prolifico discorso di sinergia tra arte, architettura e trasporto urbano iniziato con le ormai celebri operazioni delle “Stazioni dell’Arte” che hanno trasformato questi luoghi in quello che Achille Bonito Oliva definì un “museo obbligatorio”.

 

Bianco-Valente iniziano la loro collaborazione nel 1994 indagando dal punto di vista scientifico e filosofico la dualità corpo-mente. A questi studi, nel tempo, è seguita una evoluzione progettuale che mira a rendere visibili i nessi interpersonali. Dopo le installazioni Relational, hanno fatto seguito molti altri lavori incentrati sulla relazione fra persone, eventi e luoghi o sulla variazione di mappe geografiche a cui vengono sovrapposti nuovi livelli che mettono in relazione i luoghi rappresentati.

 

 

 

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